COS'E' LA MEDIAZIONE FAMILIARE?
La Mediazione familiare è un percorso di aiuto nei casi di cessazione di un rapporto di coppia o di conflitti genitoriali.
Può essere volontario o proposto in un contesto legale, ed è finalizzato alla riorganizzazione delle relazioni familiari ed in particolare al raggiungimento di accordi concreti e duraturi concernenti l’affidamento e l’educazione dei minori, gli aspetti economici e patrimoniali, e tutto quanto previsto dalla normativa vigente in tema di separazione e divorzio.
Si tratta quindi di un contesto dove trattare tutti gli argomenti (tempo trascorso con i figli, gestione economica, organizzazione di feste e vacanze, ecc.) e trovare, in prima persona, soluzioni comuni e reciprocamente accettabili che tengono conto dei bisogni dei bambini e degli adulti coinvolti.
Un percorso di mediazione familiare può essere intrapreso prima o durante la procedura legale, per aiutare a definire le modalità di organizzare le relazioni con figli quando ci sono degli ostacoli di comunicazione tra i genitori che impediscono di trovare un accordo. L’invio a una mediazione può essere spontaneo o proposto da professionisti dell’area socio sanitaria, psicologica, giuridica, scolastica, dell’area del lavoro.
Ha come obiettivo quello di offrire agli ex coniugi un contesto strutturato e protetto, in autonomia dall’ambiente giudiziario, dove poter raggiungere accordi concreti e duraturi su decisioni che riguardano la loro relazione genitoriale e quella con i loro figli (come l’affidamento e l’educazione dei minori).
Il Mediatore Familiare è un professionista terzo, imparziale, qualificato e con una formazione specifica, che opera su richiesta dei clienti, in autonomia dal circuito giuridico e nel rispetto del principio di volontarietà, per facilitare il processo di comunicazione all’interno della famiglia, il mantenimento della comune responsabilità genitoriale, nonché il processo di scambio tra le generazioni messo in crisi dall’evento separativo. A tal fine, egli utilizza le proprie competenze specifiche per costruire un’esperienza relazionale significativa in un clima di fiducia, sostegno e cooperazione, ponendo al centro del percorso di aiuto i bisogni e gli interessi di tutte le persone coinvolte nell’accordo, in particolare dei figli.
LA MEDIAZIONE FAMILIARE SISTEMICA
L'impostazione teorica di cui ci avvaliamo è quella sistemico-relazionale. In questo quadro, si fa riferimento a una mediazione rivolta all’individuo alla famiglia e alla rete istituzionale: si rivolge come utenza alle coppie, le famiglie e i macrosistemi che fanno una richiesta di soluzione dei conflitti.
L’ attenzione si concentra nell’analisi e discussione della rete relazionale bio-psico-sociale dell’individuo, della famiglia e dei macrosistemi di riferimento.
Si fa riferimento all'analisi e la discussione del ciclo di vita della famiglia, all'interno del contesto significativo di riferimento.
I figli in particolare mantengono la principale fonte di attenzione quando sono coinvolti entro le dinamiche distruttive del conflitto. Non necessariamente verranno coinvolti direttamente nel processo di mediazione familiare, ma possono diventare - se necessario - risorse fondamentali per una buona riuscita del processo mediatorio.
La mediazione familiare nella fase di separazione coniugale
E’ un processo interattivo, poiché la separazione, nei suoi vari stadi, implica una rielaborazione a livello interno ed esterno, cioè sul piano affettivo ed emotivo, delle relazioni di attaccamento e delle relazioni affettive familiari con una riorganizzazione di ruoli e funzioni. La separazione si può definire compiuta, in senso evolutivo quando vengono “risolti” i nodi relazionali legati ai ruoli coniugali che hanno portato alla dissoluzione del matrimonio. Rimangono, anche se trasformati, i ruoli genitoriali; ovvero si rimane genitori. Viene preso in considerazione tutto il contesto relazionale e la struttura familiare allargata, poiché la teoria sistemica pone il focus sulla trigenerazionalità, che tanto influisce con le sue eredità sull'individuo e sulla coppia.
Il processo è finalizzato a raggiungere accordi nelle situazioni di conflitto, che si verificano nella fase o meglio nelle fasi di separazione coniugale, tenendo conto della complessità degli eventi storici e relazionali della famiglia.
Tale processo delinea un percorso di aiuto alla famiglia prima, durante e dopo la separazione.
In sintesi l’intervento di mediazione familiare sistemica considera:
- l’ attenzione alla comunicazione tra le parti interagenti;
- l’ accoglimento delle emozioni e della sofferenza ;
- l’attivazione di tutte le risorse familiari con rifiuto delle deleghe;
- la connessione tra l’adattamento della famiglia alla separazione e la fase del ciclo vitale in cui si trova;
- l’ampliamento del campo di osservazione alla rete relazionale passata, presente e futura;
- la presenza dei figli che diviene più efficace quando essi esprimono desideri e paure che possono negoziare con i genitori.
Quando può essere utile la mediazione familiare?
- in tutti quei casi in cui la coppia non riesce più a comunicare in modo efficace o a sostenere un dialogo;
- quando non si riesce a raggiungere un’intesa sulla separazione dei beni o sull’importo dell’assegno di mantenimento;
- quando non è possibile trovare un accordo sull’organizzazione della vita quotidiana dei figli, la scuola, il tempo libero, le spese ordinarie e straordinarie;
- quando si sta formando una nuova famiglia e non serve aiuto nel trovare la modalità più adatta per comunicarlo ai figli.
- se uno di voi due è soggetto a forme di dipendenza (droghe, alcool, gioco d’azzardo) che precludono la negoziazione di un accordo equo;
- quando non avete ancora rinunciato alla possibilità di tornare insieme: in questo caso è opportuna una terapia di coppia;
- se avete ancora in corso dei procedimenti giudiziali (denunce, querele, ecc…);
- se uno di voi due assume un comportamento violento che va oltre i normali litigi;
- casi particolari che secondo il professionista determinano la non mediabilità.
Quali sono le fasi della mediazione familiare?
- se entrambi avete maturato la decisione di separarvi, o se siete in una situazione di conflitto che blocca la possibilità di procedere con un percorso separativo sereno, potete rivolgervi in autonomia a un mediatore familiare;
- il mediatore vi incontrerà assieme, la mediazione familiare non può funzionare con uno solo. La prima volta vi chiederà alcune informazioni utili, anagrafiche e logistiche sulla vostra vita. Per esempio se vivete ancora insieme, dove sono collocati i figli, la vostra situazione economica e lavorativa;
- esporrete quali sono le questioni su cui volete raggiungere gli accordi. Potrete trattare aspetti economici (come discutere l’importo dell’assegno di mantenimento) e logistici (per esempio sulla gestione e i turni di cura dei figli). Gli argomenti scelti da entrambi verranno inseriti nel contratto di adesione al percorso della mediazione familiare;
- il mediatore familiare vi guiderà nell’elaborare le modalità per risolvere i problemi sollevati, non decidendo lui per voi ma incoraggiandovi a trovare delle soluzioni, grazie a degli strumenti di comunicazione e negoziazione che vedremo dopo;
- la svolta avverrà quando superata la rabbia che non vi faceva schiodare dalle vostre posizioni, vi concentrerete sulle possibilità che saranno più vantaggiose per entrambi. Per esempio capirai che se il tuo ex lavora dal lunedì al venerdì fino alle 17, e dovesse chiedere di vedere i bimbi alle 18, sarebbe il caso di spostare il tuo appuntamento dal parrucchiere per poterlo facilitare. Allo stesso modo se lui sa che puoi portarli dai nonni una sola volta a settimana, non ti chiederà di vederli proprio quel giorno. In questo modo l’accordo potrà essere accettabile per tutti voi;
- infine si procederà alla stesura dell’accordo redatto dal mediatore familiare contenente dettagliatamente le opzioni concordate (l’importo dell’assegno di mantenimento, i turni di visita, i weekend coi figli, le vacanze natalizie, ecc…). La revisione di esso avverrà presso i rispettivi avvocati e sarà poi depositato al giudice che non riscontrando irregolarità lo convaliderà. Questo significa che avrà a tutti gli effetti valenza giuridica.
Quali sono i vantaggi per chi decide di avvalersi della mediazione familiare?
1) possibilità di raggiungere accordi di separazione o divorzio, su cui non si è riusciti in modo autonomo
2) possibilità di ritrovare la capacità di comunicare in modo sano ed equilibrato, cosa che vi permetterà nel futuro di prendere le decisioni in modo comune su tutto quello che riguarda la vita dei vostri figli
3) risparmio economico, in quanto il percorso della mediazione familiare costa molto meno rispetto a quello giudiziario
4) possibilità di essere voi stessi i protagonisti attivi delle vostre decisioni, senza subire passivamente le decisioni prese da un’autorità superiore.
La Dr.ssa Samantha Miazzi la Dr.ssa Veronica Coltro sono socie professioniste dell'Associazione Internazionale Mediatori Sistemici AIMS.